San Martino in Freddana

A poca distanza dal paese si trova il Molino di Menicone, un vecchio fabbricato del ‘600 che mantiene all’interno tutte le strutture tutt’ora funzionanti, l’unico rimasto intatto, nel Comune di Pescaglia. Il molino, elemento fondamentale nell’organizzazione di una “villa rustica” o come diciamo oggi di una fattoria, era pertinenza del Palazzaccio, oggi “Torre degli Onesti”: una immensa villa del ‘500, nella tenuta degli Introini, vecchia proprietà dei conti Orsetti. All’interno del molino si trovano ancora le vecchie macine in pietra e tutti gli ingranaggi in legno dell’800 corredati dagli attrezzi che servivano per il lavoro giornaliero. All’esterno il robusto arco in pietra sopra cui passa la gora che alimenta la ruota a cassette, invita ai ricordi e al sogno grandi e piccini col suo sciabordio d’acqua cadente. Il Molino è aperto a chiunque voglia visitarlo per un tuffo nel passato. La Chiesa di S. Martino, un tempo piccola, fu ricostruita nel 1904 in un vivace stile eclettico, con l’eccezione del campanile romanico originale, che presenta le tipiche forme lucchesi: a base squadrata, come un robusto parallelepipedo, coronato da merlatura e alleggerito da alcune finestre nei piani più alti.

S. Martino in Freddana. Molino di Menicone

Convalle

La Chiesa dei SS. Simone e Giuda, di impianto cruciforme seicentesco, presenta un significativo arredo pittorico rappresentato da un affresco nel coro con la Gloria dei Santi Simone e Giuda e da una tela della scuola di Paolo Biancucci raffigurante la Madonna con le anime purganti copia di quella realizzata dallo stesso artista per la Chiesa del Suffragio di Lucca. Importante Croce processionale medioevale, produzione dell’orafo pistoiese Jacopo d’Ognabene. Da visitare l’Oratorio di San Rocco edificato nel 1627 dove sono conservati vasi sacri in argento del Settecento. Particolarmente interessante la visita alla ferriera distendino a San Giuseppe caratteristico laboratorio artigianale per la produzione di utensili in ferro. La particolare caratteristica dell’attività è dovuta al fatto che il ferro grezzo viene trasformato nelle forme richieste, esclusivamente impiegando l’energia prodotta dall’acqua raccolta in un invaso ubicato a monte dell’edificio la quale muove una pala che aziona un pesante maglio e il mantice che fornisce ossigeno alla forgia. I F.lli Graziani esercitano ancora oggi l’attività con gli stessi gesti tramandati nel tempo per produrre zappe, vanghe, falci, ricercatissime per la loro resistenza, dagli agricoltori e i tradizionali “i testi”, attrezzi irrinunciabili per chi voglia cucinare necci, focacce leve e crisciolette.

Convalle - Chiesa SS. Simone e Giuda Apostoli - Campanile  Convalle - Fontana

Fiano

La Chiesa di San Pietro Apostolo ha origini medievali ma dell’edificio originario è rimasto solo la parte inferiore del campanile. Sulle rovine dell’antica chiesa, in posizione panoramica alla sommità del paese, è stata riedificata quella attuale, tra il 1912 e il 1923. La croce lignea custodita nell’edificio risale al XV secolo.
Nella chiesa è sepolto don Aldo Mei, vittima del nazifascismo.

Fiano - Chiesa di S. Pietro Apostolo

Loppeglia

La Chiesa di Santa Maria Assuinta conserva una incisione con la datazione 1322 che presumibilmente coincide con l’epoca di fondazione dell’edificio al quale nel Settecento è stata addossata una cappellina destinata anche ad uso cimiteriale. Mentre la facciata conserva il paramento antico a bozze di pietra, l’interno, a una navata, rispecchia il restauro e l’ampliamento avvenuti nel 1823 quando, fra vari lavori, il catino absidale fu decorato con le immagini dell’Assunta e dei Quattro Evangelisti. Sulle pareti laterali, due dipinti di autori lucchesi di metà Seicento, rappresentanti rispettivamente l’Assunzione della Vergine e santi e la Discesa dello Spirito Santo.

Loppeglia - Chiesa di S. Maria Assunta

Monsagrati

La Pieve di San Giovanni Battista risale all’inizio del XII secolo in sostituzione di un precedente edificio risalente all’VIII secolo, questa chiesa ha conservato all’esterno il suo aspetto originario, soprattutto nella facciata e nell’abside romanici,mentre l’interno è stato consistentemente alterato da modifiche operate a partire dal Cinquecento. A tre navate su pilastri con abside coronata di archeggiature e spartita da lesene. Nel 1742 furono operate le modifiche più incisive con l’inserimento di una volta a botte decorata da stucchi. Nel presbiterio è visibile un affresco raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista e Michele risalente al Cinquecento ma inserito in un complesso di decorazioni settecentesche che coprono tutto il catino absidale e comprendono due tondi con San Paolino e Santa Zita, titolare anche di un oratorio dipendente dalla chiesa e di essa compatrona. Secondo una radicata tradizione, la santa, di genitori pontremolesi, sarebbe nata appunto a Monsagrati dove si trova l’oratorio della Santa edificato nel 1864.

Monsagrati - Pieve di S. Giovanni Battista  Monsagrati. Pieve di S. Giovanni Battista. Abside