Borgo a Mozzano
Le origini di Borgo a Mozzano, come gran parte dei paesi della Valle del Serchio, risalgono ai tempi della grandezza romana, per non parlare della precedente vicenda storica dei Liguri, e degli Etruschi. Né su Borgo a Mozzano mancano notizie relative all’epoca longobarda e carolingia; vale a dire, risalenti a prima dell’anno Mille. In epoca comunale, vide un nuovo splendore, così come è attestato da un cospicuo numero di leggi, statuti, regolamenti riguardanti ogni singolo settore della vita comunitaria: la tecnica agricola, i pascoli, la vita religiosa, la convivenza politica… Questo antico paese conserva tracce architettoniche, monumentali ed artistiche, delle varie fasi del suo splendore, dalle mirabili Pievi Romaniche di Diecimo e Cerreto all’ardita e suggestiva struttura del Ponte della Maddalena più conosciuto come ” Ponte del Diavolo “, costruito nel secolo XIII per volere della Contessa Matilde di Canossa. Nel periodo della seconda guerra mondiale Borgo a Mozzano fu zona di confine tra le truppe americane e quelle tedesche che si erano arroccate, costruendo un imponente struttura difensiva: la Linea Gotica. I camminamenti, i bunker e i muri anticarro sono ancora ben visibili e visitabili assieme al Museo della Memoria. Il Comune di Borgo a Mozzano con le sue frazioni conta 7.400 abitanti.
LUOGHI DA VISITARE
Il Ponte del Diavolo: Il Ponte della Maddalena, detto “Del Diavolo” è senza dubbio il più suggestivo monumento del Comune di Borgo a Mozzano e dell’intera valle. . Secondo la tradizione, fu fatto costruire dalla Contessa Matilde di Canossa ma ci sono anche numerose leggende intorno alle sue origini la più nota delle quali narra che venne costruito da S. Giuliano, il quale, non riuscendo a terminare l’arco più alto, chiese aiuto al Diavolo che accettò di finire il lavoro in cambio dell’anima del primo passante che l’avesse attraversato. Quando l’opera fu terminata, S. Giuliano prese un cane e lanciandogli una focaccia lo attirò sopra il ponte. Il Diavolo, in attesa della sua ricompensa, prontamente lo afferrò, ma resosi conto che non si trattava di un uomo ma di un semplice cane, lo scaraventò a terra con tanta forza che fece un buco nel pavimento del ponte appena costruito.
Diecimo: All’inizio della valle del Pedogna sorge la Pieve, fondata da San Frediano nel VI secolo e intitolata a S. Maria Assunta. Rappresenta uno degli esempi più alti e meglio conservati dell’architettura ecclesiastica romanica del territorio lucchese.
Valdottavo e Domazzano: Nelle due frazioni della valle del Celetra significativi esempi di chiese romaniche.
Da non perdere la Chiesa di Pieve di Cerreto, il borgo fortificato di Anchiano, la torre del Monte Bargiglio, il Museo della Memoria e la linea Gotica.
Borgo a Mozzano
The origins of Borgo a Mozzano, as for the most part of the towns of the Serchio Valley, date back to the time of the grandeur of Rome, as well as a preceding history of the Ligurians and the Etruscans. There are also records relative to the Longobard and Carolingian eras, dating back to before the year 1000. In Common Era, the town saw a new splendor as is affirmed by a notable number of laws, statutes, and regulations regarding every single sector of the life of the town; agricultural techniques, pastures, religious and political life. This ancient town conserves architectural vestiges, monumental and artistic, of the various stages of its splendor, from the admirable Romanesque parish churches of Diecimo and Cerreto to the bold and suggestive structure of the Maddalena Bridge, better known as the “Devil’s Bridge” built in the 13th century on order of Countess Matilde di Camossa. During World War II, Borgo a Mozzano marked the boundary zone between the American troops and the Germans who were entrenched in a formidable defensive structure on the Gothic line. The communication trenches, the bunkers and the anti-tank walls are still visible today and can be visited at the same time as the Remembrance Museum
PLACES TO VISIT
The Devil’s Bridge: the Maddalena Bridge also called the “Devil’s Bridge” is undoubtedly the most suggestive monument of the Municipality of Borgo a Mozzano and the entire Valley. According to tradition it was built on the order of Countess Matilde di Camossa, but numerous other legends regarding its origin exist; the most famous attributes its construction to San Giuliano, who unable to complete the highest arch, invoked the help of the Devil who accepted in exchange for the first soul to cross the bridge. On its completion, the astute San Giuliano by holding out a piece of bread, enticed a dog to cross over. The Devil, expecting his reward promptly seized his prize, but realizing it wasn’t a man, threw the dog down with such force as to make a hole in the paving of the new bridge.
Diecimo: At the opening of the Pedigna Valley stands the Parish Church, founded by San Frediano in the 6th century and dedicated to Our Lady of the Assumption. It represents one of the finest and best preserved examples of Romanesque ecclesiastical architecture of the Lucca territory. Valdottavo e Domazzano: in these two hamlets of the Celetra Valley, significative examples of Romanesque churches.The Parish Church of Cerreto, the fortified town of Anchiano, the tower of Mount Bargiglio, the Remembrance Museum and the Gothic Line all merit a visit.
Borgo a Mozzano |
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Indirizzo Municipio | Via Umberto I, 1 55023 Borgo a Mozzano (Lu) |
Telefono | 0583 82041 |
Fax | 0583 820459 |
E-mail PEC | comune.borgoamozzano@postacert.toscana.it |
Sito Istituzionale | www.comune.borgoamozzano.lu.it |