Museo della Figurina di Gesso e dell’EmigrazioneCOREGLIA ANTELMINELLI |
Palazzo Vanni, Via del Mangano, 17 55025 – Coreglia Antelminelli (LU) www.comune.coreglia.lu.it |
Contatti:0583 78082 |
Quando impararono a lavorare il gesso, i coreglini, come fanno i tordi all’arrivo delle prime brume d’autunno, scesero a valle per poi disperdersi in tutti gli Stati del mondo. Poveri di cultura, ma ricchi d’ingegno, compresero subito che il gesso era il materiale più adatto alla formatura ed il più corrispondente alle loro esigenze e alla loro misera condizione economica. Ovunque si diressero trasformarono scalcinate baracche in laboratori provvisori dove mangiavano, dormivano e fabbricavano statuette di gesso. Quando il mercato diventava saturo, cambiavano luogo e così di città in città, di Stato in Stato, di continente in continente, esplorarono l’intero globo terrestre.
Dimostrarono sempre ed ovunque un’eccezionale capacità di penetrazione sociale: dai postriboli alle regge degli imperatori lasciarono indelebili tracce della bellezza, dell’armonia, della perfezione tecnica di un’arte fatta di niente. Trascurati sempre dagli storici di professione, quando la storia apparteneva solo al mondo dei potenti, le loro vicissitudini sono descritte nelle ingiallite e purtroppo spesso dimenticate pagine degli archivi comunali, arcivescovili e di Stato, così come l’incomparabile bellezza delle loro creazioni sta racchiusa nelle vetrine del museo della figurina di gesso e dell’emigrazione di Coreglia Antelminelli ove è possibile ammirare i più rari tesori della loro arte come i gattini settecenteschi anneriti col fumo di candela, gli interessanti busti a “stampa persa” o, addirittura, l’originale maschera del conte Camillo Benso di Cavour.